L' ABA spiegata a mia nonna! (Terza Parte - Passione per gli acronimi: DTT, NET e IT)

Nel precedente post abbiamo descritto le procedure di insegnamento utilizzate nell'ABA. In questo articolo vedremo i setting previsti per metterle in pratica.
La metodologia ABA prevede che per raggiungere i comportamenti meta, gli obiettivi di apprendimento che ci siamo proposti,  possano essere utilizzati due principali tipi di setting: 
Discrete Trial Training - DTT  ( per prove discrete); 
Natural Environment Training - NET ( in ambiente naturale).

Differenze tra DTT e NET

Il DTT  (insegnamento per prove discrete) è  stato introdotto da Lovaas negli anni ’70 ed è, tra le componenti metodologiche procedurali (cioè il modo in cui una determinata procedura si mette in pratica), quella maggiormente nota, tanto da essere spesso identificata con l'aba stessa.
Il DTT permette di insegnare al bambino diverse abilità (cognitive, sociali, comunicative, di gioco, di autonomia) lavorando al tempo stesso sull’incremento di tutti quegli aspetti che risultano essere particolarmente deficitari nelle persone con ASD (Autism Spectrum Disorders) : attenzione, motivazione, generalizzazione, rapporto causa- effetto, comunicazione.
Caratteristica principale dell’insegnamento per prove discrete è l’apprendimento senza errori, nel quale l’operatore dà un prompt (un aiuto) al bambino per impedirgli di sbagliare. Questo aiuto viene poco alla volta sfumato (fading) al punto da portare il bambino a svolgere l’abilità autonomamente.


dtt lovaas style
Tipico setting in stile Lovaas. (Come vedremo in un altro post non è il solo modo per attuare il DTT).



 L’insegnamento mediante prove discrete avviene in ambiente strutturato e massimizza le opportunità di apprendimento, presentando più volte al bambino le attività che gli si vogliono insegnare e consegnando un rinforzatore come immediata conseguenza  del comportamento corretto emesso in autonomia dal bambino; nel caso in cui il comportamento corretto venga emesso in seguito ad un prompt (vedi qui) verrà utilizzato un rinforzo differenziale (ne parleremo più approfonditamente in un prossimo post).

Questa modalità d'insegnamento presenta dei limiti: risulta spesso difficile generalizzare il comportamento appreso anche al di fuori del setting strutturato, in ambienti meno formali o all’interno delle routine quotidiane.
Il NET (natural environment training) è un tipo di insegnamento che avviene in ambiente naturale e consiste nello sfruttare e/o ricreare situazioni di vita quotidiana per fornire opportunità di apprendimento partendo dagli interessi e dalle motivazioni del bambino. Il setting naturale viene arricchito con materiale motivante per il bambino precedentemente selezionato  e disposto dall’operatore (materiale individuato  durante la fase di osservazione).  Questo setting risulta particolarmente adatto alla generalizzazione degli apprendimenti e ha come limite il fatto che l’operatore può lavorare su un obiettivo solo fino a quando perdura la motivazione del bambino.

Confronto tra DTT e NET


Esiste anche un terzo tipo di setting ovvero l'insegnamento incidentale, Incidental Training (IT). L'IT incentra l'insegnamento in ambiente naturale e parte da attività di interesse per il bambino. L'ambiente di apprendimento è quello del NET ma le condizioni sono quelle tipiche degli apprendimenti non formali. E' una modalità di apprendimento molto più naturale e rispettosa dei tempi e interessi del bambino, ma presenta la necessità che siano già presenti determinate abilità nel suo repertorio affinché l'insegnamento possa essere attuato. Un esempio di IT potrebbe essere una mamma che aspetta una richiesta verbale ("voglio...") prima di dare al bambino i biscotti che ha preparato, o una domanda mentre guarda i cartoni animati alla TV "...di che colore è il vestito di Peppa?"


Confronto tra DTT e IT




Rferimenti
Il manuale ABA-VB: Applied behavior Analysis And Verbal Behavior. Fondamenti, tecniche e programmi di intervento. Carlo Ricci, Alberta Romeo, Delia Bellifemine, Giorgia Carradori, Chiara Magaudda. Erikson 
Intervento precoce per bambini con autismo. Un manuale per genitori e specialisti. Catherine Maurice (Autore), L. Nota (a cura di), S. Soresi (a cura di), S. Falchero (Traduttore)
Applied Behavior Analysis. John O. Cooper (Autore), Timothy E. Heron (Autore), William L. Heward (Autore) solo in inglese
Strategie e tecniche per il cambiamento. Garry Martin (Autore), Joseph Pear (Autore), P. Moderato (a cura di), F. Roletto (a cura di)
Il comportamento verbale. Burrhus F. Skinner (Autore)
Tecniche base del metodo comportamentale. Per l’handicap grave e l’autismo. Richard M. Foxx (Autore), C. Calovi (a cura di), M. Rucci (Traduttore), C. Villoresi (Traduttore)

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